Chi è lo Sportello Antidiscriminazioni di Trento

Lo Sportello Antidiscriminazioni di Trento nasce per iniziativa di un gruppo informale di cittadine e cittadini per rispondere alla mancanza sul territorio di un servizio di contrasto delle forme di discriminazione intersezionale. Circa quattro anni fa il gruppo ha avviato una fase di confronto interno, di autoformazione, di ricerca e reperimento di informazioni sulle realtà già esistenti sul piano nazionale ed europeo da cui prendere spunto. Alla fine del 2018 ha richiesto una formazione specifica all’ Ufficio Nazionale Antidiscriminazioni Razziali (UNAR) che si è presto attivato in collaborazione con la Fondazione Langer di Bolzano. Il corso si è tenuto nel marzo 2019, ha interessato entrambe le provincie di Trento e Bolzano e si è focalizzato sul quadro normativo italiano in tema di discriminazione, sulle definizioni delle varie forme di discriminazione, la loro diffusione e le misure di contrasto esistenti. Il gruppo ha contestualmente realizzato una mappatura delle organizzazioni e delle associazioni presenti sul territorio trentino che operano nel senso dell’inclusione e della lotta alla discriminazione e ha avviato con esse un percorso di costruzione di una comunità di pratiche.

Il servizio dello Sportello Antidiscriminazioni di Trento è promosso da Mimosa ODV ed è parte del Progetto Europeo INGRID. Lo staff dello Sportello presta la propria attività su base volontaria, con competenze ed esperienze professionali maturate in ambito giuridico, psicologico, pedagogico, socioantropologico e informatico.

Lo Sportello mira a contrastare la discriminazione attraverso (i) l’ascolto e il supporto delle vittime dei/lle testimoni e (ii) il sostegno delle istituzioni e dei servizi già esistenti (ad esempio le associazioni LGBT) che non possiedono gli strumenti e una formazione adeguata a far fronte alle situazioni in cui la discriminazione è multipla. Il servizio, infatti, si occupa di discriminazioni di ogni natura (etnica, religiosa, sessuale, di genere, per disabilità o per età) ma soprattutto dei casi in cui esse si verificano simultaneamente nei confronti di una persona assumendo la forma della discriminazione cd. intersezionale.

Il progetto INGRID che favorisce l’operatività dello Sportello ha l’obiettivo di implementare il principio di non-discriminazione attraverso la formazione, la ricerca, l’empowerment degli stakeholders che lavorano per l’inclusione e la rimozione delle discriminazioni. Con l’attivazione del progetto INGRID, lo Sportello Antidiscriminazioni ha mirato a dotarsi di una sede fisica nella città di Trento ed ha assunto una coordinatrice part-time. Sia la sede che la coordinatrice rappresentano condizioni necessarie per implementare le seguenti attività nell’ambito del progetto:

  • garantire una presenza costante, visibile e accessibile nella città di Trento e nelle periferie di un presidio contro le discriminazioni intersezionali;
  • raccogliere le segnalazioni di persona e non solo telefonicamente o telematicamente, fornendo quindi uno spazio fisico di ascolto;
  • diffondere la conoscenza del servizio al maggior numero di persone e organizzazioni sul territorio;
  • elaborare uno strumento efficace di archiviazione dei casi di discriminazione;
  • promuovere il processo di costruzione della rete antidiscriminazione regionale e l’approccio intersezionale al fenomeno della discriminazione;
  • creare una rete antidiscriminazione regionale e interregionale;
  • garantire una rappresentanza istituzionale dello Sportello ai tavoli di coordinamento;
  • intensificare l’attività di monitoraggio sul territorio;
  • organizzare campagne di informazione per promuovere una comunicazione e comportamenti inclusivi e non lesivi delle persone;
  • attività di advocacy per orientare le istituzioni a supportare concretamente l’inclusione e rimuovere le discriminazioni.